Manoppello torna a intrecciare ago, filo e solidarietà.  All’Accademia del ricamo e degli antichi e nuovi mestieri sono tornate ad incontrarsi le mani, le storie e i sorrisi di chi con tanta passione realizza le Pigotte, le amatissime bambole di pezza dell’Unicef, simbolo di speranza e aiuto per i bambini di tutto il mondo. Il laboratorio di produzione delle Pigotte ha riaperto le sue porte, in centro storico, accogliendo non solo le affezionate volontarie dell’Accademia, ma anche nuove nonnine lavoratrici: le ospiti della casa di riposo “Il Giglio” di Roccamorice che hanno portato una ventata di novità al gruppo di lavoro, trasformando il laboratorio in un luogo ancora più inclusivo.

“A Manoppello si riprendono in mano ago, filo, uncinetto, gomitoli e stoffe per realizzare le Pigotte – hanno raccontato il sindaco Giorgio De Luca e la presidente della Commissione comunale di Parità e Pari Opportunità Anna Giuseppina Ilario –. Lo scorso anno, grazie all’impegno della Commissione e al grande cuore di chi ha adottato le Pigotte, furono raccolti e donati 530 euro all’Unicef. Ringraziamo fin da ora tutte le volontarie e tutti i volontari che vorranno sostenere anche quest’anno questa attività preziosa. Sono iniziative come queste – hanno concluso De Luca e Ilario – che uniscono la comunità e fanno grande il cuore di Manoppello.”

Anche quest’anno, le Pigotte saranno protagoniste delle festività natalizie di Manoppello, con una vendita di beneficenza promossa durante il periodo delle feste. L’iniziativa coinvolgerà oltre alle Amiche dell’Accademia del ricamo, i circoli dei pensionati di Manoppello centro storico e Manoppello Scalo e le componenti della Commissione di Parità.

Ogni Pigotta è un piccolo capolavoro fatto a mano, ma soprattutto un grande gesto d’amore: per ogni bambola adottata, l’Unicef potrà garantire a un bambino nel mondo vaccinazioni, cure e istruzione.